In Ucraina la situazione è sempre più grave con la capitale Kiev sotto assedio, si temono sempre più vittime civili e il rischio di una catastrofe umanitaria. Sono già
centinaia di migliaia sfollati e
rifugiati nei Paesi limitrofi.
In questo quadro è
sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla
popolazione sconvolta dalla follia della guerra.
Considerando la potenziale rapida
escalation, le
Caritas attive in Ucraina avranno bisogno di adattare le attività in base alle necessità che si presenteranno.
Particolare attenzione è rivolta ai minori, in parte alloggiati presso 22 case famiglia, ma soprattutto ai tanti bambini ospitati negli orfanotrofi pubblici. La Caritas ha messo a disposizione nella parte più occidentale del paese 5 strutture di accoglienza dove assistere questi bambini.
Gli operatori stanno cercando di
mantenere in attività tutta la rete dei centri polivalenti che sono stati
attrezzati per aiutare i tanti sfollati di questa lunga crisi che ha coinvolto il paese.
- Servizi per l’accoglienza: luoghi sicuri, caldi, dotati di energia elettrica, dove le famiglie sfollate potranno ricevere informazioni aggiornate, pasti, forniture igieniche e un supporto psicosociale;
- Servizi di trasporto: Il personale della Caritas e i volontari saranno mobilitati e formati per fornire servizi di trasporto alle famiglie sfollate in modo che possano raggiungere amici, familiari;
- Evacuazione e protezione dei bambini ospiti delle case famiglia;
- Fornitura di pasti;
- Servizio docce e lavanderia;
- “Child Friendly Spaces”, luoghi dove verrà offerto un sostegno psico-sociale ai bambini anche attraverso sportive e ricreative, piccoli laboratori, per aiutarli ad elaborare il trauma;
- Supporto psicologico alle famiglie e alle persone con bisogni speciali.
La solidarietà si è estesa anche nei paesi limitrofi dove i profughi si stanno riversando.
Come confermato dalle Caritas e dai contatti locali, molti rifugiati, in particolare, donne, bambini e anziani, arrivano in Moldova e in Romania camminando.
Le Caritas della
Polonia, Moldova e Romania, in collaborazione con istituzioni e le ong locali, sono
in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza e chiedono un aiuto per far fronte a tale emergenza. Hanno mobilitato i volontari delle parrocchie che, insieme al personale Caritas, formeranno team di intervento per offrire cibo, articoli per l’igiene, servizi di accoglienza e programmi speciali per i bambini.
Registriamo infine una grande mobilitazione solidale in tutta Europa, con iniziative per la pace e di prossimità alle comunità di ucraini/e che vivono in Italia e negli altri paesi europei. In Italia molte ucraine impregnate in servizi di cura nelle nostre famiglie esprimono preoccupazione per la sorte dei loro familiari. Sono 230 mila gli ucraini che vivono stabilmente nel nostro paese, l’80 per cento sono donne che lavorano nei servizi di assistenza e cura.
Caritas Ambrosiana, ringrazia quanti stanno già sostenendo con generosità gli interventi umanitari in atto e
rinnova l’appello alla raccolta fondi. Accoglie e rinnova l’invito che la Presidenza della Cei ha fatto a tutte Chiese che sono in Italia a unirsi in una corale preghiera per la pace e ad aderire alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il prossimo 2 marzo per la conversione dei cuori e per invocare il dono della pace.
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CAUSALE OFFERTA: Conflitto in Ucraina
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